Fortnite è finito di recente nel mirino dei giocatori in seguito alla scoperta di quelle che sembrano essere immagini generate dall’IA sparse per la mappa.
Il colpevole più evidente: un poster di uno yeti con 5 dita su un piede e 4 sull’altro, che potete ammirare qui sopra, e che, onestamente, lascia poco spazio ai dubbi.
Polemica su Reddit: i fan di Epic Games sono furiosi
È su Reddit che è scoppiata la polemica e soprattutto l’ira dei fan del Battle Royale. Bisogna dire che Epic Games macina miliardi, e vedere un’azienda così potente cedere alle lusinghe dell’IA generativa fa storcere il naso. Dopotutto, pagare una manciata di artisti per occuparsi di poster, spray, cartelli e altri elementi di gioco non è affatto irragionevole. Soprattutto quando la sua economia si basa su un sistema di Battle Pass premium.
Per non eludere le questioni etiche, vale la pena ricordare che, sebbene il suo uso si sia ampiamente diffuso tra il grande pubblico negli ultimi anni, l’IA generativa è ancora vista con scetticismo online. Dalla sua capacità di rubare le opere di artisti umani al suo elevato costo ecologico, passando per le sue conseguenze nefaste sulla vita professionale dei dipendenti che ora può sostituire, non mancano i motivi per diffidare.
Un clima di paranoia si instaura sul Battle Royale
Inoltre, inutile fingersi sorpresi: non è esattamente la prima volta che Epic Games gioca con l’IA nel suo titolo. Ricordiamo ancora il chatbot di Darth Vader che aveva fatto sollevare qualche sopracciglio scettico al suo arrivo. Ma quello che una volta passava per un divertente intermezzo, ora è percepito come un primo test dell’editore per saggiare l’entusiasmo del pubblico.
Il punto è che una paranoia si è impadronita degli utenti, al punto da dubitare del lavoro di artisti reali. È il caso dello spray Looking McFly, per il quale il creatore è dovuto intervenire tramite Instagram per dimostrare la veridicità dei suoi sforzi. Allo stesso tempo, quando ti trovi bloccato tra uno Yeti con 9 dita dei piedi e una collana con irregolarità particolarmente sospette, non è facile rimanere credibili…
Tim Sweeney e il futuro dell’IA in Fortnite
Quindi, teniamo i piedi per terra: resta il fatto che non è propriamente una caccia alle streghe entusiasmante. Ma in difesa dei giocatori, come si fa a non essere un po’ sospettosi?
È stato lo stesso Tim Sweeney, CEO di Epic, a dichiarare su Twitter meno di una settimana fa, di non essere favorevole alla divulgazione dell’uso dell’intelligenza artificiale generativa nelle produzioni videoludiche… Il che spiega anche perché l’Epic Game Store non li classifica separatamente, a differenza di Steam.
In ogni caso, sembra ormai evidente che, a meno di un vero e proprio scandalo al riguardo, è probabile che l’IA assumerà un ruolo sempre più importante nello sviluppo di Fortnite. Non sono sicuro che questo piacerà a tutti…
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