Licenziamenti in Rockstar: GTA 6 travolto da una tempesta social prima dell’uscita

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8 novembre 2025 nessun commento

Rockstar Games, lo studio dietro Grand Theft Auto, fa di nuovo notizia. Stavolta non per GTA VI, ma per un’ondata di licenziamenti controversi legati a una presunta repressione sindacale.

Il quartier generale di Rockstar Games a Londra, dove la tensione sale tra le accuse di attività antisindacale  

Tempesta in casa Rockstar Games

Rockstar ha confermato che tra i 30 e i 40 dipendenti nel Regno Unito e in Canada sono stati recentemente licenziati. L’azienda sostiene che i licenziamenti abbiano colpito individui che «hanno distribuito e discusso informazioni riservate in un forum pubblico», violando le politiche interne. Un portavoce ha dichiarato a Bloomberg che la mossa «non aveva alcun legame con il diritto dei dipendenti di aderire o formare un sindacato».

Eppure, l’Independent Workers’ Union of Great Britain (IWGB) dipinge un quadro molto diverso. Il sindacato, che rappresenta i lavoratori dei videogiochi del Regno Unito, ha definito la decisione un «atto di repressione sindacale sfacciato e spietato nella storia dell’industria dei videogiochi». Secondo l’IWGB, tutti i dipendenti licenziati erano attivi su un server Discord privato creato per discussioni sull’organizzazione collettiva, accessibile solo al personale e agli organizzatori sindacali.

 

Paura di una rivolta per GTA VI

Alex Marshall, presidente dell’IWGB, ha accusato Rockstar di cercare di mettere a tacere gli sforzi organizzativi. Ha dichiarato che la direzione teme che «i dipendenti discutano privatamente dei loro diritti a un posto di lavoro più equo e a una voce collettiva». Marshall ha aggiunto che l’azienda «si preoccupa più di reprimere i sindacati che di affrontare i ritardi di GTA VIprendendo di mira le persone stesse che stanno realizzando il gioco».

Rockstar, tuttavia, rimane ferma sulla sua posizione di sicurezza interna. L’argomento è diventato molto sensibile dopo l’enorme fuga di notizie del 2022 che ha rivelato filmati preliminari di GTA VI. Nel 2024, lo studio ha imposto un ritorno obbligatorio in ufficio di cinque giorni per arginare le fughe di notizie, una mossa già criticata dai sindacati all’epoca.

Scopri di più anche sul recente rinvio di GTA VI!

 

Tensioni prima del lancio di GTA VI

Con Grand Theft Auto VI previsto per il 19 novembre 2026 dopo l’ultimo rinvio, l’attesa è alle stelle. Ma dietro le quinte, l’atmosfera sembra sempre più tesa. Tra carichi di lavoro pesanti, pressione interna e sorveglianza rafforzata, Rockstar affronta il difficile compito di consegnare il titolo più atteso del decennio mentre gestisce una crescente vertenza sindacale.

Con l’IWGB che ha annunciato e organizzato una manifestazione pubblica la mattina seguente fuori dalla sede londinese di Take-Two Interactive.

 

In conclusione

Mentre GTA VI si avvicina al lancio, Rockstar si trova a destreggiarsi non solo tra aspettative creative e tecniche, ma anche con una crisi sociale che cova. L’esito di questo scontro tra uno degli studi più potenti del gaming e una forza lavoro neo-consapevole potrebbe ridisegnare il panorama sindacale dell’industria.

Tu cosa ne pensi? Gli sviluppatori di videogiochi dovrebbero sindacalizzarsi per garantire un trattamento equo, o le fughe di notizie giustificano misure aziendali severe? Condividi i tuoi pensieri qui sotto.


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