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Diablo è decisamente una delle serie più amate di Blizzard, nonchè progenitore di una serie di giochi di ruolo con visuale isometrica e layout simili praticamente immensa, alcuni in grado di ritagliarsi una fetta di pubblico in grado di appassionare molti con la propria storia, gameplay, mentre altri rimanere nella categoria “clone di Diablo”

In tutto questo dopo ben oltre 10 anni di assenza da Diablo III, il quale ha avuto un lancio piuttosto problematico ma si è ripreso con i vari aggiornamenti ed espansioni, i giocatori sono rimasti da una parte felici di sapere l’imminente lancio di DiabloIV, ma anche scettici dopo il disastro che hanno subito con Diablo Immortals, e tante scelte e controversie che Blizzard ha ricevuto nel corso degli ultimi anni.

Fortunatamente per i fan, ma anche per la stessa Blizzard, Diablo IV ha tutto ciò che rendere un gioco di Diablo cio che è. Con tutte le caratteristiche tipiche del franchise ben distinguibili. Il tutto a partire dalla storia, molto più cupa ed in un periodo ancora più avverso, infatti il gioco si svolge a ben 50 anni dai fatti di Diablo III, con l’eterno scontro delle forze angeliche di High Heaven e quelle demoniache di Burning Hells che hanno causato milioni di morti. In tutto questo Lilith, la figlia di niente di meno che Mephisto, ritorna tenendo stretto nel suo palmo Sanctuary, causando un inasprimento dei suoi abitanti, ora più segnati dalla malizia e dall’odio, ed un mondo ancora più cupo. Il nostro personaggio, nato in questo mondo così ostico, si ritrova alla ricerca di Lilith per Sanctuary, il regno dei mortali, in una trama di vendetta. Essenzialmente riprendendo diciamo le redini di Diablo II a livello di storia con un focus appunto sulla vendetta.

Come da prassi, Diablo IV ha una forte componente ruolistica con la scelta delle skill del nostro personaggio assieme alla classe. Con obbiettivo secondario di ottenere loot ed equipaggiamento sempre migliore per riflettere anche la build del nostro personaggio. Tramite l’esplorazione del mondo di gioco incontreremo npc legati sia alla trama principale, che a quelle secondarie con tante zone di gioco da indagare, da aree segrete agli immancabili dungeon. Come sempre potremo giocare da soli, ma anche in compagnia di un party fino a 4 giocatori, decisamente più raccomandato per quei dungeon di fine gioco.

Insomma un forte e promettente ritorno dell’amata serie, con Blizzard pronta a rilasciare tanti aggiornamenti futuri ed espansioni, rendendo Diablo IV di fatto il Diablo più ambizioso di sempre, sia a livello di contenuti che a livello narrativo. Inoltre questo è anche il miglior titolo per entrare nella serie, specialmente per i curiosi, in quanto la storia è perfettamente comprensibile anche per un novizio grazie anche alle scene realizzate in CG di ottima qualità come quelle in gioco ben realizzate e che aiuteranno a capire il mondo di gioco in modo più semplice.