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Tales of Symphonia è un gioco di ruolo sviluppato da Namco e pubblicato per la prima volta in Giappone nel 2003. Questa versione è il secondo remaster. Tales of Symphonia è il quinto titolo principale della serie “Tales of” ed è noto per la sua storia avvincente, i personaggi unici e il sistema di combattimento frenetico.

La storia del gioco segue Lloyd Irving, un giovane spadaccino, e i suoi compagni mentre si imbarcano in una missione per salvare il mondo di Sylvarant da una crisi ambientale mortale. Lungo il percorso, scoprono cospirazioni più profonde e devono affrontare potenti nemici per salvare il loro mondo.

Il gameplay di Tales of Symphonia è caratterizzato da un sistema di combattimento unico che combina il combattimento in tempo reale con le tradizionali meccaniche a turni. I giocatori controllano un personaggio durante le battaglie, mentre gli altri sono controllati dall’intelligenza artificiale. Il sistema di combattimento del gioco enfatizza il processo decisionale strategico: i giocatori devono scegliere gli attacchi e le abilità giuste per sfruttare le debolezze dei nemici e superare le loro difese.

La prima versione di Tales of Symphonia è stata apprezzato per la sua trama coinvolgente, i personaggi ben sviluppati e le meccaniche di gioco innovative. Peccato che questo remaster abbia un sacco di problemi: tra crash, problemi di framerate e un gameplay bloccato a 30 fps (quando la versione originale andava a 60!) si poteva fare decisamente di più.

Recentemente uscito su PC e console, Wild Hearts nuovo titolo del team Omega Force di Koei, sotto Electronic Arts, è un gioco stile monster hunter che vuole ricavarsi una fetta di mercato proponendo meccaniche diverse ed uno stile decisamente più orientale.
Un gameplay basato su 8 diversi tipi di armi, che includono katana, arco, spadone (nodachi), martello e le più originali, le staffe (suddivise in 5 sottocategorie) e l’ombrello; pieno di schivate e punti deboli, molto alla soulslike, si agguiunge diciamo l’idea originale del titolo, il Karakuri. Il Karakuri è l’abilità del nostro personaggio di creare oggetti anche in mezzo al combattimento, che ci aiuterà ad attraversare le aree di gioco, che nonostante non sia un open world ,ma bensì un’insieme di aree più o meno vaste, attraverso l’uso di piattaforme che spesso dovremo usare in quanto la mappa di gioco si estende anche in altezza . Il Karakuri ha comunque un utilizzo limitato ma sembra onestamene storpiare un pò il gameplay, in quanto si viene premiati e bene o male costretti ad usarlo spesso contro i vari Kemono.

Sfortunatamente il titolo ha avuto un pessimo lancio, che nonostante la day one patch cerchi di mitigare, tutt’ora si verificano cali di framerate ed un livello di performance inaccettabile per un gioco che nonostante sia gradevole visivamente non è certamente next gen. La modalità grafica sembra quella più stabile nonostante giocare a 30fps ad un titolo che richiede molto soulslike non è il massimo, invece la modalità performance che cerca di mantenere i 60fps in full hd, spesso e volentieri scende sui 50 cosa che può causare problemi al giocatore durante i combattimenti. Aggiungi un prezzo decisametne esagerato e nonostante Wild Hearts sembri essere un buon titolo, richiede decisamente molte altre patch per poter sistemare il gioco e un buon taglio al prezzo.